Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani (Cnddu), in occasione del 7 febbraio “Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo” e dell’11 “Safer internet day” ovvero la giornata mondiale per la sicurezza in rete, propone ai docenti di ogni ordine e grado di coinvolgere gli studenti, associandosi all’iniziativa del Miur, in una serie di attività atte a sensibilizzarli sui pericoli occulti e palesi dei fenomeni in questione; lo slogan quest’anno è: “Together for a better internet”.
“I dati allarmanti forniti dall’Eures a fine 2019 – fa sapere in una nota il presidente del Cnddu Romano Pesavento – dimostrano che il fenomeno del bullismo e cyberbullismo interessano 9 giovani su 10: su un campione di 1.022 studenti delle scuole secondarie superiori di Roma il 66,9% dei giovani è stato almeno una volta vittima di bullismo, l’81,3% è stato spettatore, la scuola è il principale luogo dove si sviluppano episodi di violenza, il 57,3% delle vittime afferma infatti di aver subito tali atti all’interno della classe ed il 34,9% all’interno degli istituti”.
“Per tale motivo – continua Pesavento – si deve pensare a riformulare la mentalità dei giovani che, complici un uso scorretto dei social network e il degrado morale degli ultimi anni, rischiano d’isolarsi o sviluppare dinamiche aggressive compromettendo un’appropriata socializzazione; propedeutico ad ogni tipo di attività didattica potrebbe essere un questionario da somministrare ogni anno agli adolescenti per monitorare eventuali segnali di disagio”.
“Il ruolo della scuola e della famiglia – prosegue Pesavento – al fine di contrastare una simile piaga è più che mai fondamentale: con tale giornata s’intende pertanto contribuire a formare le giovani generazioni implementando le competenze civiche e sociali nonché comunicative e digitali. La prevenzione è imprescindibile per fare in modo che tutti gli studenti sappiano difendersi adeguatamente contribuendo a troncare sul nascere ogni forma di vessazione. I bambini e gli adolescenti, con il loro comportamento, possono sottrarsi a situazioni spiacevoli online, perciò è necessario che vengano accompagnati dagli adulti soprattutto durante la navigazione in rete e che, per primi, mettano in atto comportamenti responsabili che li aiutino ad autotutelarsi; il principio fondamentale da seguire è quello di trattare i dati privati propri e altrui in modo critico e con la massima sensibilità”.
“L’attività d’informazione e conoscenza dei pericoli connessi al web – conclude Pesavento – risulta prioritaria per garantire, da parte dei giovani fruitori, un uso corretto della rete; a tal proposito il Coordinamento è impegnato da tempo a divulgare ed applicare le nuove tecnologie in modo appropriato avvalendosene come strumenti di comunicazione efficaci. Gli studenti necessitano di esempi che insegnino loro come affrontare gli ostacoli in modo positivo senza sviluppare rancore e disaffettività. L’educazione all’empatia ed alla solidarietà sin dai primi giorni di scuola produrranno sicuramente effetti positivi e durevoli nella nostra società”.