La metodologia utilizzata per la realizzazione dell’indagine ha previsto un’azione preliminare di analisi della bibliografia, della pubblicistica e delle fonti statistiche più aggiornate, seguita da un’ampia indagine campionaria, realizzata attraverso la somministrazione diretta di un questionario, ad un ampio campione di 1.105 immigrati residenti regolarmente in Italia.
Principali risultati emersi: "E se domani tutti i lavoratori immigrati incrociassero le braccia?"
Il quadro complessivamente emerso evidenzia una dinamica di crescente consapevolezza tra i lavoratori stranieri presenti in Italia, dell’importanza del proprio ruolo e del contributo fornito alla crescita della ricchezza del nostro Paese: gli immigrati rappresentano infatti il 13% dell’occupazione, con mansioni nell’85% dei casi di carattere esecutivo, progressivamente abbandonate dai lavoratori italiani.
La consapevolezza della comunità dei lavoratori stranieri di essere un soggetto sociale portatore di interessi e di diritti specifici, emersa nel corso dell’indagine, costituisce in sé un forte e irreversibile segnale di cambiamento che il sistema politico italiano non deve e non può ignorare né respingere: al contrario, deve coglierne la spinta propulsiva e la connotazione positiva per trasformare questa forte domanda di integrazione e di artecipazione in una più complessiva occasione di crescita sociale e civile del Paese.
In copertina: René Magritte’s Not to Be Reproduced (La Reproduction Interdit), (1937)
Direzione del Rapporto: | Fabio Piacenti |
Hanno collaborato: | Daniela De Francesco, Carlo Matta, Valentina Piacentini, Stefania Pilotti, Luca Rondini, Marta Scordino, Matteo Valido, Viviana Vassura |
Hanno partecipato alla rilevazione: | Luminita Gugianu, Bora Kucuku, Ewa Pietrzak |
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