1 Novembre 2003,
Commenti disabilitati su Impatto dell'informatizzazione nella Pubblica Amministrazione
La ricerca realizzata in collaborazione con l’Ispesl prevede un’indagine qualitativa con interviste in profondità a testimoni privilegiati, un’indagine campionaria con la somministrazione di un questionario semistrutturato a 459 dipendenti della Pubblica Amministrazione locale, provenienti da Enti comunali (64,9%) e da Istituti d’istruzione secondaria superiore (35,1%) e 2 focus group di 8 partecipanti ciascuno.
La ricerca realizza un quadro di lettura delle dinamiche e dei cambiamenti organizzativi indotti dall’informatizzazione analizzando al tempo stesso i fattori stressanti, le resistenze e i disagi psicologici. Predispone, inoltre, idonei strumenti di intervento e di prevenzione.
L’impatto dell’informatica appare un fenomeno sostanzialmente positivo per il 95,2% del campione, anche se provoca, come ogni cambiamento sostanziale, resistenze e disagi. Ciò avviene soprattutto tra gli intervistati con più di 54 anni: il 16,2% di questi giudica “piuttosto” o “molto” negativi gli effetti dell’informatizzazione.
La poca conoscenza del mezzo informatico viene ritenuta la causa principale dell’insorgere dello stress nel lavoratore. La ricerca perviene alla costruzione di una proposta formativa. Questa raccoglie sia le indicazioni della ricerca (da cui emerge una domanda di competenze e conoscenze tecniche) sia quelle della letteratura che sottolinea, invece, l’importanza del dato organizzativo, relazionale e psicologico.
Curatore del Rapporto: | Fabio Piacenti |
Responsabile del progetto per l’Ispesl | Lucia Macciocu |
Hanno collaborato: | Cristina Astolfi, Raffaella Corda, Elena de Baggis, Daniela De Francesco, Giovanni Mazzi, Mariangela Piersanti, Luca Rondini, Silvia Sbardella, Matteo Valido, Viviana Vassura |