1 Novembre 2003,
Commenti disabilitati su La scuola come ambiente di lavoro
La ricerca realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Ispesl, è finalizzata a rilevare i rischi organizzativi nell’ambiente scolastico e la loro caduta sul benessere degli studenti e degli operatori del settore, è costituita da 3 differenti azioni: una rilevazione tra 50 Dirigenti di scuole secondarie superiori, una campionaria con un questionario semi-strutturato a 1.020 studenti del triennio e una qualitativa, attraverso interviste in profondità a 17 testimoni privilegiati ed esperti di sicurezza sul lavoro. Nel complesso si rileva una crescita di attenzione al tema della sicurezza nelle scuole, anche se si registrano ancora numerosi elementi di debolezza; la piena attuazione della 626 richiede risorse finanziarie non sempre disponibili e una diffusa cultura della sicurezza; i dirigenti appaiono invece preoccupati dagli aspetti finanziari ed i responsabili della sicurezza poco gratificati economicamente e professionalmente.
Sicurezza significa anche ergonomia, interessando cioè la sfera ambientale, quella delle relazioni e del benessere psicologico degli studenti. La scuola rappresenta inoltre la prima vera esperienza sociale di ciascun individuo, chiamato a confrontarsi con il proprio e gli altrui sistemi di valutazione e bisogni di affermazione sociale. La positiva capacità di inclusione e di socializzazione espressa dalla scuola si contrappone tuttavia ad altri aspetti di segno contrario: una elevata maggioranza dei giovani definisce la scuola “stressante” (80,2%) e il 36,9% “frustrante”, cioè non in grado di comprendere la complessità, la problematicità e di valorizzare le capacità e le potenzialità di ciascun giovane. Inoltre le aspettative di risultato e di “riscatto sociale” della famiglia amplificano tali processi, lasciando il giovane a confrontarsi con le contraddizioni e le difficoltà incontrate, alimentandone le tendenze aggressive e/o autodistruttive, con effetti negativi anche sul clima interno.
Curatore del Rapporto: | Fabio Piacenti |
Responsabile del progetto per l’Ispesl | Emanuela Fattorini |
Hanno collaborato: | Raffaella Corda, Elena de Baggis, Daniela De Francesco, Giovanni Mazzi, Luana Melia, Mariangela Piersanti, Luca Rondini, Silvia Sbardella, Celeste Soranna, Matteo Valido, Viviana Vassura |
