GENOVA – Il 75% degli atti di bullismo e cyberbullismo in Italia resta ‘sommerso’, solo il 25% viene denunciato, violenze fisiche o psicologiche ripetute nel tempo che soprattutto tra i giovani rischiano di provocare conseguenze irreparabili. E’ la stima indicativa della presidente ligure dell’Osservatorio nazionale contro il bullismo Anna Pettene alla presentazione della proposta di legge regionale del Partito Democratico per prevenire e contrastare il fenomeno.
Secondo la vicepresidente genovese delle Istituzioni scolastiche autonome dell’infanzia Maddalena Carlini “la consapevolezza della diffusione del bullismo deve iniziare dalla scuola e dalle famiglie, che devono prestare attenzione al percorso di crescita dei loro figli” soprattutto in un’epoca in cui gli smartphone vengono regalati alla prima comunione. La presidente genovese dell’Associazione italiana per l’educazione demografica Mercedes Bo ricorda che a Genova in via Cesarea è attivo uno sportello gratuito per denunciare episodi di bullismo prenotando via telefono al numero 010566565.
I numeri forniti dall’Eures, a fine 2019, dimostrano che il fenomeno del bullismo e cyberbullismo interessano 9 giovani su 10. Inoltre il 66,9% dei giovani è stato almeno una volta vittima di bullismo; l’81,3% è stato spettatore; la scuola il principale luogo dove si sviluppano episodi di violenza (il 57,3% delle vittime afferma infatti di aver subito tali atti all’interno della classe ed il 34,9% all’interno degli istituti.