Principali risultati emersi
Sono state 213, nel corso del 2000, le vittime di omicidio domestico in Italia, seguite a 191 eventi omicidiari compiuti da 231 autori.
A livello regionale è la Sicilia, con 32 vittime, la regione che conta più episodi; seguono la Campania (30 vittime), la Lombardia (27) ed il Lazio (24).
Le vittime sono prevalentemente donne. La fascia di età nella quale si registra il maggior numero di omicidi domestici è quella compresa tra i 26 ed i 45 anni, diminuendo nelle fasce successive. La principale vittima dell’omicidio domestico è il/la coniuge, emergendo come principale asse critico delle relazione familiare quello affettivo orizzontale; il secondo asse principale riguarda il rapporto genitore-figlio.
Il "movente principale presunto" si configura in primo luogo come movente passionale, seguito da una situazione di prolungata conflittualità; piuttosto significativo, infine, il numero degli omicidi domestici per motivi di interesse.
In quasi la metà dei casi l’autore viene immediatamente arrestato o si costituisce; molto elevato è inoltre il numero degli "omicidi-suicidi" e quello dei tentativi di suicidio.
Curatore del Rapporto: | Fabio Piacenti |
Ricercatori: | Sabra Befani, Daniela De Francesco, Elisabetta Micozzi, Rossella Rega, Silvia Sbardella |